La tutela dell’ambiente è un tema di primaria importanza, e la gestione delle acque reflue gioca un ruolo cruciale in questo ambito. Gli oli e gli idrocarburi presenti nelle acque reflue industriali e meteoriche possono avere effetti devastanti sull’ecosistema se non trattati adeguatamente. Questi inquinanti possono formare pellicole superficiali nei corsi d’acqua, riducendo l’ossigenazione e danneggiando gravemente la flora e la fauna acquatica. Inoltre, gli oli possono penetrare nel suolo e contaminare le falde acquifere, compromettendo le risorse idriche potabili.
Tra gli strumenti disponibili per la depurazione delle acque, il disoleatore assume un ruolo fondamentale nella separazione degli oli e degli idrocarburi dalle acque meteoriche e reflue industriali. Questi dispositivi non solo proteggono l’ambiente naturale ma anche le infrastrutture di trattamento delle acque, prevenendo intasamenti e malfunzionamenti dei sistemi di depurazione. Ma quando è effettivamente necessario installare un disoleatore?
Approfondiamo il suo funzionamento, le normative che ne regolano l’utilizzo e i casi in cui il suo impiego diventa obbligatorio.
Come funziona un disoleatore?
Il disoleatore è un sistema progettato per separare gli inquinanti oleosi. Il principio di funzionamento si basa sulla differenza di densità tra acqua e olio: l’olio, essendo più leggero, tende a salire in superficie, mentre l’acqua rimane nella parte inferiore del dispositivo. L’olio viene quindi raccolto e rimosso, permettendo all’acqua depurata di uscire dal disoleatore.
Disoleatore per acque: tipologie
Esistono principalmente due tipologie di impianti di disoleazione, ognuna con caratteristiche e modalità di funzionamento specifiche.
- Disoleatori statici a gravità: sfruttano unicamente la differenza di densità per separare gli oli, operando quindi senza macchinari in movimento o prodotti chimici. Sono ideali per applicazioni con flussi moderati di acque oleose.
- Disoleatori per coalescenza: utilizzano materiali coalescenti per aggregare le gocce di olio, facilitando la loro risalita in superficie. Sono efficaci in presenza di oli emulsionati o particolarmente dispersi.
I disoleatori possono inoltre essere:
- A flusso continuo: utilizzano pompe per garantire un flusso costante dell’acqua, ottimizzando la separazione degli oli. Sono adatti per impianti con elevate portate d’acqua e dove è richiesta una rimozione continua degli oli.
- A nastro: prevedono l’utilizzo di un nastro scorrevole che raccoglie gli oli dalla superficie dell’acqua, permettendo una rimozione continua e automatizzata. Sono indicati per impianti con elevata concentrazione di oli e per spazi limitati.
La scelta della tipologia più adatta dipende da diversi fattori, tra cui la portata delle acque da trattare, la tipologia di inquinanti oleosi e le specifiche esigenze del sito di installazione.
Quando è necessario e obbligatorio il disoleatore?
L’uso di disoleatori è obbligatorio e necessario per separare la fase oleosa da quella acquosa nelle acque di scarico industriali e civili, specialmente prima dell’immissione in corpi idrici naturali o sistemi di depurazione. Questo è essenziale per prevenire inconvenienti nei trattamenti successivi, evitare intasamenti e garantire l’efficacia dei processi di depurazione, inclusi quelli aerobici e anaerobici.
Normativa vigente
La normativa vigente in Italia che regola l’installazione e l’uso dei disoleatori è il Decreto Legislativo 152/2006, noto anche come Testo Unico Ambientale. Questo decreto stabilisce i criteri generali per la gestione delle acque reflue e la prevenzione dell’inquinamento idrico. L’articolo 74 del Decreto e i successivi regolamenti attuativi specificano le condizioni e le situazioni in cui è obbligatorio l’uso di disoleatori per garantire la qualità delle acque e la protezione dell’ambiente.
In base alla normativa vigente, l’impiego di un disoleatore è richiesto in:
- Aree soggette a rischio di inquinamento da idrocarburi: come piazzali di stoccaggio e rifornimento di carburanti, officine meccaniche, autorimesse e parcheggi, in questo caso vengono utilizzati i disoleatori per acque meteoriche.
- Aree industriali: dove si verificano lavorazioni che impiegano oli e idrocarburi.
- Impianti di lavaggio di veicoli e mezzi industriali.
- Aree portuali e in prossimità di corsi d’acqua.
Oltre all’obbligo normativo, l’installazione di un disoleatore rappresenta una scelta ecologica e responsabile per tutte le attività che potrebbero generare inquinamento da idrocarburi. Infatti gli oli e gli idrocarburi dispersi nell’ambiente possono avere gravi conseguenze sugli ecosistemi acquatici e terrestri, causando danni sia alla flora che alla fauna.
Come calcolare e dimensionare un disoleatore?
La scelta del disoleatore più adatto e il suo corretto dimensionamento dipendono da diversi fattori, tra cui:
- La portata delle acque da trattare: la quantità di acqua che il disoleatore dovrà depurare in un determinato periodo di tempo.
- La tipologia di inquinanti oleosi: in base alla natura degli oli presenti nell’acqua, si potrà scegliere il tipo di disoleatore più efficiente.
- Le caratteristiche del sito di installazione: le specifiche esigenze di spazio devono essere valutate.
Per il calcolo e il dimensionamento corretto di un disoleatore, quindi, è consigliabile rivolgersi ad aziende esperte nel settore della depurazione delle acque.
Quanto costa un disoleatore?
Il costo di un disoleatore può variare in base a diversi fattori, tra cui la tipologia di disoleatore scelta per efficienza, le sue dimensioni, la complessità dell’installazione e la manodopera necessaria. È inoltre importante tenere in considerazione che l’investimento in un disoleatore deve essere valutato non solo per quanto riguarda il costo iniziale, ma anche per i benefici a lungo termine che apporta in termini di:
- Rispetto dell’ambiente: evitando l’inquinamento, si contribuisce alla tutela degli ecosistemi e alla salute pubblica.
- Miglioramento dell’immagine aziendale: l’impegno per la tutela dell’ambiente rappresenta un valore aggiunto per qualsiasi azienda, rafforzandone la reputazione e la credibilità.
- Conformità alle normative: l’installazione di un disoleatore permette di adempiere agli obblighi previsti dalla legge, evitando sanzioni e penali.
Impianti di Disoleazione: sostenibilità e protezione dell’ambiente
Il disoleatore acque rappresenta uno strumento fondamentale per la protezione dell’ambiente e la gestione sostenibile delle acque reflue. Nonostante infatti la sua installazione sia obbligatoria in diverse circostanze, rappresenta comunque una scelta vantaggiosa per tutte le attività che potrebbero generare inquinamento da idrocarburi. Hydro Italia, leader nella progettazione, realizzazione e installazione di disoleatori di alta qualità, è al tuo fianco per aiutarti a scegliere il disoleatore più adatto alle tue specifiche necessità e aiutarti a compiere un importante passo verso la salvaguardia dell’ambiente.
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